Hakuna matata è una locuzione swahili, che nel nostro paese è stata fatta conoscere dal film “Il Re leone”, quando Timon e Pumbaa incontrano il piccolo Simba in piena crisi esistenziale.
Hakuna matata si può tradurre con il nostro “senza pensieri” o ” non c’è problema” e indica un atteggiamento mentale in cui si cerca di dimenticare tutti gli errori del passato e ci si concentra con ottimismo sul presente.
E’ un atteggiamento vincente? Beh, pare di no, o almeno non nella vita di tutti i giorni.
Infatti, anche nel film arriva Nala, che poi diventerà la compagna di Simba, per fargli capire che dovrà assumersi le sue responsabilità, lui è il re e sta facendo in modo che il suo regno venga distrutto dalle iene…
Ma Hakuna matata non significa affatto essere degli irresponsabili! Vuol dire saper vivere, stare bene con se stessi e con gli altri e non crearci problemi dove in realtà non ce ne sono, cercando di essere sempre ottimisti.
Tutti siamo sempre Preoccupati. Ma come è possibile pre-occuparsi di qualcosa? Tu ti puoi occupare di tutto quello che vuoi, di tutto ciò che si sviluppa nel tuo presente, ma non puoi pre-occuparti di nulla.
E tu, invece? Nella vita di tutti i giorni come dovresti comportarti? Secondo diverse scuole di pensiero, dovresti confrontarti con il passato, per interpretare il presente e dedicarti, positivamente, al futuro. Ma non è facile, lo sappiamo!
Le tue responsabilità, gli impegni, le tue credenze, le scadenze, tutto quello che a volte ti impedisce anche di dormire, non sono cose che ti consentono di pronunciare a cuor leggero la frase Hakuna matata!
Ecco perché, invece, a teatro questo è possibile.
Se fosse un teatro per NON recitare, sarebbe più interessante, vero? Scommetto che anche tu sei convinto che fare teatro significhi solo salire sul palcoscenico, recitare, mettere in scena uno spettacolo. Per fortuna non è soltanto questo.
Hic et nunc. Qui e ora. Questa è la prima, vera legge del teatro.
Perché in effetti tutto avviene sempre davanti i nostri occhi, nulla è registrato o riprodotto nel tempo, tu diventi un personaggio, vivi una emozione in quell’esatto istante in cui hai smesso di pensare a te stesso e la trasmetti ai tuoi spettatori.
E pensa a tutti gli attori professionisti, quelli che fanno centinaia di repliche e che devono riuscire a far rivivere quella stessa emozione tutte le sere, in quel determinato momento, come se fosse la prima volta.
Ogni attore, quando va sul palco, ma anche quando semplicemente fa le prove, deve sentirsi libero da ogni sovrastruttura, non deve pensare ai problemi che lo hanno assillato per tutto il giorno e deve riuscire a far nascere un’emozione dentro di sé, per poterla trasmettere al proprio pubblico.
Incredibile, vero? Smetti di pensare a te stesso, diventi qualcun altro e, magicamente, tutti i tuoi pensieri non servono più, non esistono.
Facciamo un piccolo esercizio, niente di speciale, solo un tentativo per capire quello di cui stiamo parlando…
Immagina, solo per un attimo, di essere qualcun altro. Ma immaginalo davvero! Entra nei panni di questa persona, o anche di un animale, perché no!
Immagina di essere un personaggio del passato, ad esempio: Giulio Cesare o Napoleone, oppure che so, un uomo delle caverne, del paleolitico.
Prova a immaginare l’ambiente che ti sta intorno, le persone che stai frequentando, i tuoi pensieri e le cose che devi fare.
Se riesci davvero a fare questa operazione di astrazione, se riesci davvero a vedere i vestiti che dovrai indossare e la tua camminata, che probabilmente sarà diversa da quella che hai ora, stai già cominciando a pensare come questo personaggio, stai interpretando i suoi pensieri, stai già iniziando a recitare e, in qualche modo, a fare teatro.
Ecco perché è importante vivere, nel momento in cui stai facendo teatro, senza pensieri, Hakuna matata, perché tutto quello che accade in scena, durante una improvvisazione. e ancora di più durante i laboratori teatrali, non deve essere un TUO pensiero, ma al massimo un pensiero del tuo personaggio.
Si, lo so che non è facile, non è nemmeno intuitivo riuscire a pensare come farebbe un altro, ma è straordinariamente importante e soprattutto una grande soddisfazione quando riesci a farlo.
Ed è anche un metodo fantastico per riuscire a vincere la timidezza e la vergogna di parlare davanti a un pubblico.
Io, per esempio, sono abituato a recitare su palcoscenico, a parlare e intrattenere il pubblico, ma non è stato sempre cosi: pur facendo teatro da quando ero bambino, ricordo perfettamente che c’è stato un momento, intorno ai 18 anni, che stare sul palcoscenico mi metteva in soggezione.
La sensazione di “rosso in viso” è ancora perfettamente presente dentro di me quando ripenso a quel periodo e oggi ti posso dire di aver fatto un bel lavoro su me stesso per uscire da quella condizione di timidezza che dipende da una miriade di fattori, personali ed esterni.
Vuoi sapere come ho fatto a superare quello stato?
Intanto ho iniziato a respirare correttamente, utilizzando le tecniche di respirazione che insegna Matteo Belli e che noi trasmettiamo ai nostri allievi del TeatroLAB.
Può sembrarti una sciocchezza, ma la corretta respirazione, una respirazione che attimo dopo attimo ci dia la possibilità di stare meglio, di essere più presenti, di poter affrontare meglio tutte le sfide della vita, non è una cosa così banale o scontata.
Poi penso alle tecniche di concentrazione e di immedesimazione che utilizzo per interpretare un personaggio. Ovviamente questa è ormai una cosa automatica, non ci faccio più molto caso, altrimenti sarebbe un meccanismo che non potresti utilizzare nella vita di tutti i giorni,
Se non fai teatro e non riesci a parlare in pubblico dici sempre che è perché ti vergogni, perché sei timido, perché vedere tanta gente davanti a te che attende di sentire quello che hai da dire è una cosa che ti blocca.
Ma se pensi che in quel momento non sei tu a parlare, ma il tuo personaggio, quel personaggio che pensa e fa cose diverse da quelle che faresti tu, allora molta di quella timidezza va via, il pensiero si farà meno pressante e potrai iniziare ad essere, anche solo per qualche istante… hakuna matata!
Il Teatro come metodo per vivere meglio la propria vita, è certamente più interessante che fare teatro unicamente per salire sul palcoscenico o per soddisfare la propria voglia di apparire e di essere prime donne. Il teatro, e in particolare modo il nostro metodo, Teatropedìa, è qualcosa di molto più profondo che ti invito a scoprire continuando a leggere le pagine del nostro blog.
Alla prossima.