Cominciamo dall’inizio: si impara molto dalla danza. Ed è vero.
Ho imparato tantissimo guardando lo spettacolo e soprattutto le prove di domenica al Comunale, in un pomeriggio affascinante e pieno di sorprese.
Osservavo con attenzione gli allievi delle scuole di danza, ma ti racconto tutto con calma.
Per la prima volta mi sono cimentato a organizzare un evento che riguardasse la danza a Catanzaro: parlo a nome del Comunale ovviamente che, grazie a Rossella Sestito che si è proposta nella realizzazione di questa manifestazione, ha accolto 10 tra le più importanti e conosciute scuole di danza tra Catanzaro e Crotone.
Lo abbiamo chiamato “Gran galà della danza” ed è stata un serata bellissima sotto tutti i punti di vista.
Una manifestazione volta a informare e sensibilizzare il pubblico verso l’autismo, da sempre poco conosciuto e scarsamente affrontato: una domenica di solidarietà, insomma, in cui abbiamo tentato di mettere insieme le scuole di danza, un’impresa difficile ma perfettamente riuscita.
Abbiamo messo insieme quasi 200 ballerini e 350 spettatori, una meraviglia, specie se guardi le splendide foto di Antonio Raffaele che ha saputo raccontare in modo magico la serata che appariva davanti ai nostri occhi.
Ma c’è stata una cosa che mi ha colpito: gli allievi! Sono stati impressionanti e credo che tutti potremmo imparare tantissimo da loro, specie se fai teatro. Ti spiego perché!
C’era un senso della disciplina, del rigore, dell’impegno, che raramente si vede nelle scuole di teatro.
I ragazzi si preparavano, provavano, si riscaldavano e qualche minuto prima della loro esibizione, erano perfettamente concentrati e pronti a entrare in scena.
E’ stata un’emozione vedere i bambini in plastico, si dice così quando sono fermi immobili senza muovere nemmeno le palpebre, poco prima di danzare.
Una lezione, non ci sono altre parole, è stata una vera lezione, indipendentemente dal fatto che questi ragazzi, un giorno, facciano i ballerini professionisti o meno.
Questa è stata la cosa senza dubbio più interessante: non ci siamo trovati a un saggio delle varie scuole di danza. Era uno spettacolo vero, senza alcun dubbio!
Il pubblico, infatti, è rimasto seduto dall’inizio alla fine, non è andato via dopo l’esibizione dei “suoi” ragazzi, ha apprezzato tutte le esibizioni.
I miei complimenti vanno a tutti i coreografi, gli insegnanti, che personalmente mi hanno insegnato tantissimo e cercherò di trasferire questo insegnamento ai miei allievi del TeatroLab.
Oltre alle scuole di danza, erano presenti anche la presidente dell’associazione “Un futuro per l’autismo” Natalia Raione e la dottoressa Riccarda Alcaro che hanno raccontato la loro esperienza con il mondo dell’autismo e quanto sia necessario smontare delle “certezze” nei confronti di questa patologia.
Insomma la danza fa bene! Non sono certamente io il miglior esempio , io che non ho mai ballato in vita mia, eppure se tornassi indietro proverei a frequentare una delle scuole di danza della nostra città, perché non ci sono dubbi che sia emozionante e molto coinvolgente.